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Le mostre

Le mostre e gli eventi espositivi in generale fanno parte di un metodo particolare di fare ed esercitare la cultura. Durante questo tipo di manifestazioni, vengono esposti oggetti, reperti mobili, documenti, sculture e particolari architettonici, in grado di descrivere e talvolta sapientemente raccontare (nel nostro caso), le abitudini di antiche popolazioni, i loro riti, la loro civiltà. Assieme all’oggettistica da esporre in teche o su basi attrezzate, sono però i pannelli descrittivi che completano uniti ad apparati audiovisivi, questo affascinante racconto che per essere valido ed efficace nei confronti di chi visita la mostra, dovrebbe avere due importanti caratteristiche. La prima riguarda il rigore scientifico con cui si sono effettuate le ricerche di reperti e documenti, oltre alla loro indiscussa validità in termini di concreta testimonianza di quel passato. L’altra riguarda invece l’efficacia della comunicazione e la sua diffusione sia a livello scientifico ma anche didattico, ovvero il saper trasmettere concetti spesso difficili e complessi in maniera semplice. L’interesse per gli eventi espositivi in genere, dopo un periodo di continua crescita, osserva ora un momento di maggiore calma e riflessione. Ciò è da attribuire all’uso e alla fruizione continua, di social e mass media in grado di fornire e distribuire in tempo reale anche tramite il semplice uso del proprio cellulare o del computer, una serie di informazioni per le quali in precedenza, occorreva molto più tempo. Il Gruppo Archeologico Fiorentino realizza da tempo questi eventi con le caratteristiche di cui sopra, per aprire le porte ad un pubblico sempre più vasto ed appassionato e alle scuole di ogni ordine e grado, spesso impegnate nello studio di quel popolo o di quel periodo storico nel corso del proprio anno scolastico. L’evento in questione è anche abbinato a conferenze e giornate di studi dedicate all’argomento stesso delle mostra. Di seguito troveremo alcuni esempi di tale specifica attività.

FIRENZE ROMANA

E' la nostra punta di diamante. Storia dell'antica colonia romana di Florentia, la ricerca racconta l'evoluzione del castrum romano, dal I secolo a.C. al V sec. d.C.,  e descrive i principali edifici che lo caratterizzarono dalla nascita fino alla sua ricostruzione del tessuto medievale, e le cui antiche vestigia, fra l'altro, sono tornate alla luce nel corso degli ultimi due secoli a seguito delle opere di riurbanizzazione e ammodernamento della città. 

Trasportata in 32 pannelli descrittivi e fotografici, la mostra è stata presentata per la prima volta in un luogo privato e suggestivo di un negozio di via del Proconsolo dove si potevano (e si possono tuttora) ammirare le antiche mura proprio della città romana, per poi essere esposta negli anni successivi in varie locations prestigiose. A Villa Pandolfini nella raffinata Sala degli uomini illustri e allo Spazio Eventi del Centro Commerciale di Ponte a Greve, correlata da ricostruzioni di oggetti di uso e diorami di alcune scoperte. 

I TEMPLARI DI FIRENZE E IN TOSCANA

E' lo studio e l'analisi delle prove tangibili della presenza dell'Ordine del Tempio a Firenze, attraverso osservazioni strutturali di edifici ancora visibili, studio di reperti e simboli e documenti dedicati che raccontano la loro storia. Ma sono senza dubbio le location scelte per presentare questo importante e rigoroso lavoro che devono essere prese in esame, la prima al Circolo Borghese, in una giornata di convegno interamente dedicata ai monaci-guerrieri, ma soprattutto la chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini, oggi scuola per stranieri, ma nel breve tempo in cui i Templari soggiornarono nella Firenze medievale, edificio a loro appartenuto e poi, dopo la soppressione, passato all'Ordine dei Cavalieri di Malta.

Non solo, la mostra è stata allestita a San Gimignano, in una location posta sulla Via Francigena, con un approfondimento dello studio e alcuni pannelli dedicati per l'occasione, durante la celebre Ferie delle Messi, una rivisitazione storica medievale che ogni anno attira numerosi turisti da tutto il Mondo.

A TAVOLA CON LA STORIA

Ultima fatica in termini di tempo, è la storia degli usi e dei costumi a tavola, dalla Preistoria fino ai giorni nostri, passando per Etruschi e Romani, senza tralasciare aspetti curiosi e tradizioni nostrane e in appendice alla pubblicazione, ricette di ogni epoca. Il lavoro, su circa 20 pannelli descrittivi e fotografici, ripercorre i cibi e gli oggetti di uso quotidiano in cucina, analizzando le differenze sociali che esistevano fra poveri e ricchi, religiosi e laici, e approfondendo anche da un punto di vista medico, la qualità della vita e la salute di chi viveva.

La ricerca, che è stata terminata solo nel 2014, ha avuto la sua inaugurazione nello Spazio Eventi del Centro Commerciale di Ponte a Greve, una location perfetta per l'argomento trattato e che ha potuto anche vedere esposti antichi utensili e riproduzioni di materiale da cucina.

FIRENZE DELLE TORRI

Si tratta dello studio delle torri e delle case torri appartenute alle più importanti famiglie fiorentine del Medioevo, tuttora presenti in città ma spesso inglobate od obliterate da strutture ed edifici più recenti.

La mostra è stata proposta una prima volta per pannelli con foto e disegni nel prestigioso Palazzo di Parte Guelfa, e successivamente presentata nel chiostro dell'allora museo "Firenze com'era", oggi purtroppo chiuso e sede della Sezione Ragazzi della Biblioteca delle Oblate.

FIRENZE CAPITALE

E' l'appendice alla Firenze Romana, creata in occasione dei 150 anni della proclamazione di Firenze a Capitale del Regno d'Italia. Durante i lavori che seguirono alla nomina, la nostra città fu oggetto di una grandiosa opera di riurbanizzazione, volta a ricostruire interi quartieri, per lo più malfamati e in condizioni ingieniche alquanto deprecabili. I lavori di distruzione prima e quelli di ricostruzione poi, portarono alla luce proprio una buona parte dei resti di quella Florentia Romana oggetto del nostro primo lavoro, ma successivamente spazzati via, assieme ad intere zone memoria di epoca medievale, per far posto ai nuovi edifici di gusto tardo ottocentesco. 

La mostra, composta da soli 5 pannelli, ma integrata da buona parte di quelli della Firenze Romana, riporta i fatti storici che caratterizzarono l'evento di fine Ottocento e analizza le figure più importanti protagoniste della vicenda, come Giuseppe Poggi, architetto e autore dei progetti di rifacimento, e Corinto Corinti, anch'esso architetto che cercò in tutti i modi di salvare, almeno nei documenti, ciò che veniva riportato alla luce e contemporamente distrutto.

E' stata presentata ad ottobre 2015 alla Limonaia di Villa Strozzi in occasione delle manifestazioni organizzate dal Quartiere 4 per la ricorrenza.

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